#SpazioTalk, Domenico Pozzovivo (Vf Group-Bardiani Csf-Faizanè): “Emozionante ritrovare questa squadra, vado al Giro d’Italia non solo per una partecipazione di rappresentanza, ma per provare a vincere una tappa”

A 41 anni compiuti, Domenico Pozzovivo è ancora in gruppo da professionista. Il suo recente ingresso nell’organico della Vf Group-Bardiani Csf-Faizanè gli permetterà, dato l’invito ricevuto dalla squadra, di affrontare il Giro d’Italia 2024, coronando quello che era il suo grande desiderio di questo periodo della sua carriera. Lo scalatore lucano inizierà peraltro il percorso di avvicinamento alla sua 18esima Corsa Rosa con la partecipazione alla Tirreno-Adriatico 2024, che inizia proprio oggi – lunedì 4 marzo. Prima della partenza della Corsa dei Due Mari, Pozzovivo ci ha raccontato, in un’intervista esclusiva a SpazioTalk, i suoi pensieri e le sue aspettative in vista di quella che dovrebbe essere l’ultima stagione della sua lunghissima esperienza agonistica.

Domenico, per te praticamente un ritorno a casa, nella Vf Group-Bardiani Csf-Faizanè, dopo tanti anni. Com’è nata questa idea e quali sono le tue sensazioni?
Torno con una certa emozione. Ho lasciato questa squadra 12 anni fa (era il 2012 e la formazione si chiamava Colnago-Csf Inoxndr), quando il ciclismo era completamente diverso a quello di oggi. È bello ritrovarsi dopo tutto questo tempo, considerato anche che il rapporto fra me e la squadra era iniziato nel 2005, alla Ceramica Panaria-Navigare. È una bella sensazione. Il tutto è nato come conseguenza degli inviti distribuiti per il Giro d’Italia. Il mio principale obiettivo era fare la mia ultima stagione correndo un Giro all’altezza e arrivare anche al primato di partecipazioni che ora detiene Wladimiro Panizza (18 – ndr). Questa è stata la scintilla che ha permesso poi di ultimare l’avvicinamento fra me e la squadra.

Quindi questa sarà la tua ultima stagione?
Sì. L’intenzione è di affrontarla in maniera completa e di non smettere subito dopo il Giro. Vorrei terminare magari con Il Lombardia, che l’anno scorso non ho potuto correre.

Avrai un ruolo importante in una squadra giovanissima. 
Questo è stato il motore principale del mio arrivo, che non è una cosa che porta a rinnegare la filosofia della squadra, anzi. Io posso essere funzionale alla crescita di tutti i ragazzi che ci sono in organico. Ho vissuto i tanti cambiamenti che ci sono stati nel ciclismo negli ultimi anni e ho dimostrato di potermi adattare a tutto questo. Vorrei riuscire a trasmettere a loro questo aspetto, per far fare loro dei passi avanti più veloci, rispetto magari a quello che sarebbe stato confrontandosi solo fra coetanei.

Come ti fa sentire sapere che il più giovane della squadra, Filippo Turconi, è del 2005, l’anno in cui tu hai iniziato a correre? 
Eh, gli devo raccontare di com’era il ciclismo quando lui muoveva, letteralmente, i primi passi. Tengo comunque al fatto che chiunque pratichi questo sport debba anche conoscerne la sua storia.

La possibilità di finire negli annali del ciclismo come ti fa sentire? 
È di certo una responsabilità importante, ma non sono il tipo cui piace finire negli annali senza aver lasciato veramente un’impronta. La mia presenza al prossimo Giro d’Italia non vorrà essere solo una partecipazione di rappresentanza, ma voglio che abbia anche dei contenuti rilevanti.

Quindi, per il Giro d’Italia 2024, punti a un buon piazzamento in classifica generale, o a una vittoria di tappa, che arriverebbe a distanza di 12 anni dalla precedente? 
Preferirei il successo di tappa. Il gusto della vittoria mi manca da alcuni anni (l’ultimo successo risale infatti al Giro di Svizzera 2017 – ndr), anche se ci sono andato vicino più volte, e sarebbe sicuramente un degno finale. Inoltre, la vittoria di tappa è l’obiettivo più importante per tutta la Vf Group-Bardiani Csf-Faizanè al al Giro d’Italia.

Quale sarà il calendario di avvicinamento alla Corsa Rosa, dopo che è arrivato il permesso “burocratico” di partecipare alla Tirreno-Adriatico? 
Farò la Settimana Coppi e Bartali (19-23 marzo – ndr) e poi il Tour of the Alps (15-19 aprile – ndr), combinati con un raduno in altura.

Un messaggio da Domenico Pozzovivo per chi segue, o pratica, il ciclismo? 
Non lasciatevi limitare da considerazioni legate all’età, infortuni o piccoli problemi a livello fisco. Volendo, si possono sempre traguardi importanti.

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